Come molti sapranno,
siamo vicini ad un evento molto atteso per gli appassionati di tecnologia
applicata alla telefonia mobile: il MWC.
Prendendo spunto da
questo articolo di
HDBlog desidero condividere la
mia opinione circa la rincorsa al «top di gamma».
In breve, sembra che le
aspettative che gli utilizzatori di smartphone ripongono nei modelli che
verranno presentati nel 2014 siano troppo alte rispetto a quanto
effettivamente le case produttrici possono offrire.
Si tratta di un
circolo vizioso: produttori, media e acquirenti sembrano recitare una parte
già scritta. Chi progetta e costruisce hardware cerca di arrivare prima dei
concorrenti e fa leva sui media per impressionare e far pregustare all'utente
finale nuove tecnologie.
In realtà, ci sono altri
attori in gioco: tanti posti di lavoro e bilanci.
Cosa abbiamo potuto
davvero vedere nell'arco di un anno? Quali cambiamenti o stravolgimenti?
Non
molti: spesso apparecchi che si distinguono a fatica l'uno dall'altro.
Anche a livello
prestazionale la differenza non è evidente.
Una aspetto che dà
veramente fastidio è acquistare un nuovo prodotto che racchiude una quantità
inaccettabile di bugs, che verranno sistemati nei seguenti semestri...
... "ahh ma ho
il top di gamma"...
Sarebbe molto più
redditizio per tutti, forse, fissare delle scadenze più distanziate e presentare dei
terminali che, una volta acquistati, non siano già obsoleti e diano vere
soddisfazioni all'utente, di ogni livello.
Questo potrebbe giovare
anche ad una stabilità maggiore del mercato e conseguentemente garantirebbe un margine di
sicurezza in più a chi lavora nelle grandi aziende.
In conclusione il desiderio del nuovo top di gamma non scemerà mai e la corsa
contro il tempo per offrire poco di più risulta spesso non motivata.
Meglio un
guadagno inferiore ma garantito nel tempo che un bottino nel breve periodo
seguito dall'incertezza...
NB: un affettuoso ringraziamento all'ideatore dell'articolo per i contenuti e i concetti espressi.