martedì 2 gennaio 2018

Passare a Xiaomi Mi Max 2 conviene? Pro e contro





Premessa
La scelta del telefono è soggettiva, giacché si basa sulle diverse esigenze di ciascuno.
V’è chi ama i telefoni compatti e chi predilige quelli dalle dimensioni generose.
Dipende.
Personalmente, preferisco i phablet, ossia i dispositivi a metà strada tra smartphone e tablet.
Sul mercato, solo Xiaomi mi offriva quel che cercavo.
Pertanto, se non amate queste caratteristiche, il Mi Max 2 non fa per voi.
Tutto ciò premesso, veniamo alle considerazioni su questo device.

Telefono per utenti consapevoli
Solitamente si utilizza questa espressione quando si parla dei telefoni Xiaomi.
In linea generale, risponde al vero.
Infatti, allorché si acquisti un cellulare con la ROM cinese, occorre sbloccare il bootloader e caricare una ROM internazionale.
Un’operazione non da tutti.
Ultimamente però sono disponibili modelli con la versione internazionale già preinstallata.
Cosa significa?

Semplicemente che abbiamo un telefono pronto all’uso, in lingua italiana, con le Google app.
Non solo, nel caso di Xiaomi Mi Max 2, la versione internazionale comprende anche la banda LTE.
Per contro, se acquistiamo la versione cinese, occorre seguire l’iter di cui sopra (non impossibile, ma più complesso).

Dove acquistare
Recentemente Xiaomi, in alcuni modelli, è disponibile anche su Amazon.
Tuttavia i prezzi sono più alti, mentre su altri store (mi riferisco ai due principali che si occupano di Xiaomi) la gamma dei modelli della “Apple d'oriente” è completa e ad un costo veramente accessibile.

Rapporto qualità prezzo
Ad avviso di chi scrive, Xiaomi offre il miglior rapporto qualità prezzo per i propri prodotti.
Si tratta di smartphone estremamente perforamanti ad un costo accessibile.

Aggiornamenti
Xiaomi aggiorna frequentemente l’interfaccia e le patch di sicurezza (a differenza di Huawei, da cui provengo).
Inoltre, esiste una ricca community a cui appoggiarsi in caso di problemi.

Interfaccia: lati positivi e negativi
La MIUI è la caratteristica principale dei cellulari Xiaomi.
Chi viene da Huawei la conosce, ma quella di Xiaomi presenza alcune diversità.

  • Opzioni per l’utente: sono moltissime, ad esempio si può scegliere la combinazione di tasti per lo screenshot; di default è possibile registrare le telefonate (senza dover fare il root del telefono); è presente lo screen recording, ossia la facoltà di catturare con un video quel che si fa sul telefono.
  • Impostazioni: a mio avviso sono labirintiche e poco chiare. Bisogna smanettare un po’ per comprendere la logica con cui sono organizzati i menu; inoltre qualche voce non è tradotta e si trova in inglese.
  • Bugs: ogni tanto appare qualche piccolo bug, come quello relativo alla scheda sd: si tratta di una notifica che viene mostrata ripetutamente; non incide sull’usabilità, è solo fastidiosa. Lo stesso per le notifiche di whatsapp. Tuttavia gli aggiornamenti frequenti risolvono quasi subito ogni problema. L’update di dicembre, infatti, ha sistemato tutto.
    L’attuale versione della MIUI è la 9.0.3.0
  • Editing video e foto
    L’editing video mi ha colpito.
    Dai tempi del Nokia N8 non avevo più trovato sugli smartphone android la possibilità di editare i video (tagliarli, inserire musica, immagini, testo) direttamente con le app di default, senza fuire di programmi di terze parti. Anche per le immagini, nell'editing, è possibile inserire frecce, cerchiare zone, modificare le foto, filtrarle, con strumenti predefiniti.

Hardware: punti di forza



  • Display da 6.44 pollici IPS, si vede bene sotto la luce del sole e il sensore di luminosità funziona egregiamente.
    Non è un 18:9.
    Il telefono è un pochino scivoloso, ma si tiene bene se si hanno le mani grandi.
  • Batteria da 5.300 mah: dura due giorni pieni, con telefonate, messaggistica, foto, video e via discorrendo
  • Carrello per micro sim e micro sd oppure dual sim (micro sim + nano sim) ma senza sd.
    Nonostante la memoria interna sia da 64 GB, si può espandere con micro sd sino a 128 gb.


  • Jack per le cuffie: ormai scomparso dai top di gamma (irrinunciabile per me).
  • Led di notifica è bianco.
    Lampeggia al giungere di una notifica.
    Se si attiva lo schermo – anche senza visualizzare la notifica – cessa di lampeggiare.
    Quando giunge una notifica, lampeggia anche se è sotto carica.
  • Lettore di impronte sul retro: fulmineo, non posso dire altro.
  • Fotocamera: buona per scatti con molta luce, scarsa in condizioni di poca luminosità.



Conclusioni
All’inizio mi sono trovata spaesata, pur provenendo da un Huawei con eguale interfaccia grafica. Ma usandolo mi sono innamorata della fluidità del sistema, della batteria infinita e dello schermo generoso.
Inoltre, il Mi Max 2 presenta le caratteristiche hardware che cerco in un telefono e che sembrano essere scomparse dai top di gamma:
  • jack per le cuffie 
  •  espansione micro sd,
  • led di notifica,
  • grande autonomia,
  • display ampio.

Il tutto accompagnato da un’interfaccia utente pulita e razionale.
Unico neo – ma è soggettivo –  la presenza di un menu “impostazioni” disordinato.



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